#Rigenerazioni a Elba Book Festival 2018

#Rigenerazioni a Elba Book Festival 2018

Ci sono luci e colori che definiscono un momento nel tempo e lo trasformano in ricordo. All’Isola d’Elba succede di continuo, in una dimensione sospesa, dove il 2018 non sembra tanto lontano dal 1960, perchè le cose sono cambiate, ma non così tanto.

Trovi il mare d’improvviso all’Elba, e in fondo è logico, siamo su un’isola, eppure ti sa sorprendere, tra le vie strette del borgo, oltre lingue di terra verdi, o da altezze impensabili, mentre ti arrampichi su tortuose statali, nell’abbraccio della vegetazione sontuosa del Parco Nazionale. Nell’aggirarsi per i piccoli comuni sparsi sull’isola, si vive l’illusione di poter arrivare a cogliere la natura dei luoghi in tempi brevi, sentendosi del posto e non ospite.

E c’è chi ha tanto creduto in tutte queste suggestioni, da decidere di organizzarci un Festival letterario, sull’Elba. Non nella mondana Capoliveri. Non tra i moli di Porto Ferraio, all’ombra delle Residenze Napoleoniche.

No, la scelta è stata più azzardata. Più letteraria direi, come letterario è tutto ciò che circonda, in reminiscenze storiche e romanzesche che non smettono di contaminare i pensieri.

Devi salire a Rio nell’Elba per incontrare l’Elba Book Festival. Lasciare l’auto appena incontri l’abitato, e salire a piedi per trovare un borgo aggrappato alla collina, con tre piazze disposte in scala, che sembrano disegnate proprio per farne un luogo d’incontro. Dalla terrazza del Barcocaio, dove si tengono gli incontri del pomeriggio, e oltre la quale lo sguardo spazia fino al mare e alle coste di fronte; alla Piazza Matteotti, che ospita l’invasione (pacifica) dei molti editori partecipanti, e invita a girare tra gli stand, leggere, scegliere, sfogliare, baciati dal sole che comincia a declinare; fino alla Piazza della Chiesa, dove è montato il palco per i grandi eventi serali.

Il pensiero per noi non può non andare alle tre piazze della Fiera del Libro di Iglesias, disposte e organizzate in maniera affine. E non è l’unica affinità. Anche Rio nell’Elba, come Iglesias, è al centro di un antico distretto minerario. Ha visto passare una storia, non sempre benevola, trattenendone le tracce. E ora cerca di risollevarsi da una depressione che è in primis culturale, rigenerando il territorio a partire dalle radici. Affinità di intenti quindi, tra Elba Book Festival e Fiera del Libro di Iglesias, e singolari combinazioni che ci hanno portato a entrare in contatto e decidere fare un pezzo di strada insieme.

Le cose – lo crediamo fortemente – non succedono mai per caso.

©Eleonora Carta

Da Elba Book Festival 2018 – quarta edizione

Brevi estratti video dell’incontro del 19 luglio 2018 a Elba Book Festival 4

“Piccoli e grandi Festival del Libro”, con la partecipazione di:

Maurizio Cristella, Fiera del Libro di Iglesias
Giorgio Vasta, BOOK PRIDE
Oliviero Ponte di Pino, BookCity Milano
Annarita Briganti, scrittrice e giornalista de la Repubblica
Giulia Alonzo, Trovafestival
Riccardo Cavallero, SEM Libri
Modera: Virginia Tonfoni, giornalista de il manifesto

Introduzione di Valeria Tonfoni

 

Intervento di Maurizio Cristella, Fiera del Libro di Iglesias

Intervento di Maurizio Cristella, Fiera del Libro di Iglesias, seconda parte

 

Intervento di Annarita Briganti, autrice e giornalista di Repubblica

 

Intervento di Annarita Briganti, autrice e giornalista di Repubblica sulla Fiera del Libro di Iglesias

 

Gioia a profusione

“Non sto più nella pelle”.

Mi è sempre piaciuta questa espressione, trovo sia la descrizione che più si avvicina a come sta davvero la realtà, alcune volte.

Senti che qualcosa custodito profondamente nel tempo, scalpita con frenesia battendo più forte perfino del cuore. Si proietta fuori, verso ciò che sarà ma che ancora non è.

Chiassoso, difficile da contenere. Abbatte gli argini e straripa in libertà.

Non sto più nella pelle.

Poi succede che il volume esterno i cui decibel non si possono quantificare, sfuma fino a diventare sussurro unanime, quasi playback.

Non senti nient’altro che brividi in quella pelle ricongiunta finalmente a te stesso.

Succede, quando entri al Salone Internazionale del libro di Torino.

E ti rendi conto dell’immensa fortuna e di “come spesso basti un viaggio, pochi

grammi di coraggio”, per varcare la porta di un sogno.

144.386, scrive il direttore Nicola Lagioia. Anime come te, riunite sotto il tetto del Lingotto Fiere a camminare tra padiglioni di libri e persone, in flussi multidirezionali.

È pazzesco.

Diventa un luogo amplificato, senza tempo. Ti muovi veloce cercando di tenere il passo con gli occhi che schizzano fuori per cercare di carpire ogni dettaglio.

Ogni tanto una voce nella testa ti ricorda che sei davvero lì, perché non è facile crederci.

Te ne vai stanco, ti duole ogni muscolo, fischiano le orecchie, se chiudi gli occhi vedi pile di libri e passi svelti.

Vorresti riposarti a un certo punto, ma sei una bomba di energia sull’orlo dell’esplosione, che quando esplode ti rende suscettibile e insopportabile.

Ma poi ridi. Di gioia a profusione.

Succede tutto questo e di più quando oltre ad andare per la prima volta al Salone internazionale del libro di Torino, ci vai con un gruppo che non è soltanto un’Associazione Culturale, ma una rete di amici. Un gruppo di Argonauti coraggiosi che stanno gettando basi solide per creare qualcosa di sempre più grande: la diffusione della cultura, la cultura del libro, della lettura, della condivisione e della costruzione di mondi perpendicolari e paralleli.

La Fiera del Libro di Iglesias 2018, partner del Superfestival, diventa una goccia nel grande mare di una realtà come quella di Torino, in questa sua 31esima edizione.

Il mare intorno.

Ispirato al romanzo dell’autore sardo Giulio Angioni, è questo il titolo dell’evento che vede il cuore pulsante di Argonautilus raccontare cosa c’è sotto l’organizzazione di una fiera letteraria in una città come Iglesias. In particolare il balzo di crescita che ha fatto in questa sua terza edizione, guidata dal tema Costruire – Nec sine labore.

E si ricrea un po’ di quella magia.

Ancora una volta a riunirsi in festa, per narrare, sono state le persone. L’Assessore alla Cultura, vicesindaco di Iglesias Simone Franceschi; Marco Belli, Livio Milanesio, Chiara Cuttica, Diego Galdino, Daniele Aristarco: autori ed editori presenti in Fiera a Iglesias, che sono arrivati come ospiti e sono andati via come amici hanno raccontato la loro esperienza, mentre in sottofondo scorreva il video, realizzato da Valentino Film the Life, dei quattro giorni di Aprile in cui si è svolta. Momenti immortalati e salvati per sempre.

Tutto questo ha portato davvero un’altra boccata di orgoglio.

Ha arricchito notevolmente il bagaglio con cui ero partita, incontro a questa nuova avventura. C’è sempre tempo per emozionarsi, per imparare, ricevere e donare.

C’è sempre vita nello spazio culturale.

©Erika Carta