Pagina FB di Argonautilus OSCURATA

Dal giorno 08 luglio la pagina Facebook dell’Associazione Argonautilus è stata oscurata e i profili personali di tutti gli amministratori della pagina disabilitati, senza motivazione né occasione di contraddittorio. 
L’occorrenza rappresenta un grave danno in termini economici e di immagine per Professionisti del settore, che a mezzo Facebook lavorano o comunicano la propria attività lavorativa. Disabilitare un profilo personale implica infatti quale diretta conseguenza l’oscuramento di tutte le pagine da questo generate. 
Tutti i professionisti che collaborano con Argonautilus si sono quindi visti oscurare anche le proprie pagine lavorative personali. E come conseguenza anche le pagine del Festival Connessioni di Gonnesa (in corso) e del Big Blue Festival di Portoscuso (che si terrà a breve) sono state oscurate. 
L’associazione Argonautilus e tutti i soggetti coinvolti hanno attivato le procedure necessarie per giungere al ripristino degli account e all’accertamento delle eventuali responsabilità. 
Nell’attesa, la comunicazione dei nostri eventi continua sul sito www.argonautilus.it e sui nostri canali Instagram Twitter e LinkedIn. 
L’associazione Argonautilus tiene a ringraziare tutti coloro che in questi giorni ci hanno manifestato solidarietà, offerto supporto e aiuto, dimostrato grande affetto e stima per tutto il lavoro svolto in questi anni. 

Connessioni2021 “Geni nell’ombra”

23 Luglio 2021, ore 21:30. Parco S’Olivariu, Gonnesa

Milly Barba e Debora Serra – “Geni nell’ombra” Storie di grandi menti a cui è stata soffiata l’idea (Codice Edizioni). Dialoga con le autrici Francesca Carboni.
Con la partecipazione di Storytelling Libreria Sala da Tè

L’evento è GRATUITO. La prenotazione è obbligatoria. Info all’indirizzo mail: argonautiluslab@gmail.com

Programma Connessioni, Gonnesa 2021

Tutte le date:

23 Luglio 2021, ore 21:30 – Parco S’Olivariu.
Milly Barba e Debora Serra. “Geni nell’ombra – Storie di grandi menti a cui è stata rubata l’idea” (Codice Edizioni)

30 Luglio 2021, ore 21:30 – Villaggio Normann. Francesco Abate. “I delitti della salina” (Einaudi) e “Storie barocche” (PIEMME)

6 Agosto 2021, ore 21:30 – Nuraghe Seruci. Piergiorgio Pulixi. “Un colpo al cuore” (Rizzoli)

10 Agosto 2021, ore 21:30 – Nuraghe Seruci.
Massimo Carlotto. “E verrà un altro inverno” (Rizzoli)

5 Settembre 2021, ore 21:30 Parco S’Olivariu.
Wu Ming 1. “La Q di Qomplotto, Qanon e dintorni. Come le fantasie di complotto difendono il sistema” (Edizioni Alegre)

Tutti gli eventi sono GRATUITI e con prenotazione obbligatoria.
Per info: argonautiluslab@gmail.com

Maicolgècson, una storia di scoperta e crescita

Maicolgècson, una storia di scoperta e crescita

di Maria Francesca Carboni

Ci sono più momenti nella vita in cui potremmo essere chiunque. Uno di questi è la prima infanzia. E subito dopo l’adolescenza. Anche se le ricerche scientifiche dicono che questa capacità di cambiare per diventare chi vorremmo essere, in realtà, duri tutta la vita e dipenda dalla plasticità del nostro cervello e dalla ricchezza delle esperienze vissute. 

Paola Soriga, con il suo romanzo Maicolgècson (Mondadori), sembra voler parlare di questa speranza: il costante mutamento che, infine, approda alla scoperta di sé. Il cambiamento in questo caso riguarda le imprese di una bambina che diventa ragazza, adolescente. E durante la crescita scopre la sua strada, fra le infinite possibili. Più di un destino, la storia di Remigia, in arte Maicolgècson, è la costruzione corale di un cammino condiviso. 

I suoi maestri sono star della musica. Prima di tutto Michael Jackson, a cui deve il nome, per via di quei capelli ricci, fitti fitti, come lana d’acciaio. E Maicolgècson è “su nomingiu”, il soprannome, che zio Stefano le dà appena nata. 

Poi ad ispirare Remigia durante tutto il racconto sono i suoi parenti, le nonne, gli zii e le zie, i cugini. Ma soprattutto i suoi “didini”, il padrino e la madrina del battesimo, figure eclettiche, fuori dagli schemi, che di quel potenziale vedono tutti i possibili risvolti, come dei veggenti. E per questo lo coltivano, lo stuzzicano con affetto. 

Mike, così si farà chiamare Remigia dai suoi amici, ad un certo punto, la strada del suo futuro la intravede. Vuole cantare. E poi vuole ballare. Lo scopre crescendo. E anzi forse vorrebbe tutto: ballare e cantare come se fossero un’unica cosa.

Paola Soriga racconta la storia di una famiglia uguale a tante, ma diversa nel modo singolare di vivere la quotidianità. Le storie del vicinato allargato si intrecciano con quelle di Remigia bambina e poi adolescente. Ci sono i parenti stretti, i parenti che abitano in “continente” e tornano solo per le vacanze estive. Poi i vicini di casa, gli amici dell’estate. I ragazzi grandi che vanno e vengono, fidanzati e fidanzate dei suoi padrini di battesimo. 

La finestra da cui Remigia ammira il mondo contempla orizzonti vicini e lontani. I più noti, quelli della sua famiglia, sono i loggiati delle case campidanesi in cui studia canto o gioca con i cugini e cugine a casa dei nonni. I cortili e giardini della campagna cinta da filari di fichi d’india e frutteti. Il roseto che il padre di Remigia coltiva per la madre della ragazza. I palazzi bianchi di Cagliari, il mare piatto e limpido come se qualcuno lo avesse pulito con il Vetril. Il dialetto sardo campidanese che segna i confini dell’esperienza familiare di Remigia e diventa pratica, consuetudine, azione, un modo di essere e agire difficile da restituire in altre lingue.

Invece gli orizzonti lontani sono tracciati dai suoi idoli, dai cantanti a cui si ispira: Eros Ramazzotti, Laura Pausini, i Queen, I Nirvana. Sono i mondi musicali conosciuti grazie a zio Stefano (e non solo). Ma sono inoltre le esperienze di vita che varcano la pianura del Campidano e arrivano addirittura a Londra, dove abita la didina Gina.

Remigia, quindi, cresce e scopre l’amicizia, l’amore, le delusioni. E più di tutto sé stessa. Rivendica con tenacia quello che le appartiene: la sua vita, così come lei è riuscita ad immaginarla fino ad allora. Tanto che il desiderio infine prende forma. Perché Remi – così si farà chiamare arrivata alle superiori – continuerà a danzare e cantare, orgogliosa dei suoi talenti. 

Maicolgècson di Paola Soriga racconta una storia particolare e universale allo stesso tempo. Questa storia potrebbe essere ambientata ad Uta, Assemini, Siliqua perché “i paesi si somigliano, forse in tutto il mondo e certo qui da noi”, come dice l’autrice. Quindi se le vicende raccontate sono certo particolari, ciò che di universale rimane è l’intrecciarsi dei sentimenti intensi, a volte contrastanti, estremamente umani, che Remigia restituisce attraverso i suoi occhi, facendosi portatrice della sua storia e di quella degli altri.