Un cuore logorroico
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Un cuore logorroico


Dove stanno le parole? 

Ne è piena la mente. 

Ho l’immagine di stringhe di lettere che circolano e si incrociano di continuo, all’altezza delle tempie.

Nella mano, che guida la penna a portarle via, per depositarle su un foglio. 

Ma posso dire, con certezza quasi assoluta, che a farle nascere ci pensi il cuore. 

Tanto più se è un “Cuore logorroico” come quello di Stefania Congiu, che (finalmente) ci regala la sua seconda raccolta di poesie.

Sono altrettanto sicura che nel momento in cui lo leggerete, ci sentirete anche il vostro di cuore, dentro. In questo spazio condiviso e paradossalmente silenzioso come soltanto un libro riesce a essere. 

Molto spesso si suole fare confronti tra i libri di uno scrittore. E così, immancabilmente, penso a “L’elefante tra gli ombrellini” dove Stefania scattava parole, scrivendo fotografie così nitide che sembrava si animassero davanti agli occhi.

Ora abbiamo questo cuore, che ha come cambiato prospettiva.  

Legato profondamente alla natura della nostra Terra, alla lentezza, a chi… per forza di cose ha dovuto osservare molto più dentro, che fuori. 

Così, è parso a me. 

Ma si sa, le parole, soprattutto quelle in versi, hanno l’enorme potere di uniformare o ramificare i pensieri, in un terreno da spartire tra chi scrive e chi legge. 

Io, sono grata a Stefania per aver trovato il coraggio, una seconda volta, di donare a noi le parole del suo cuore logorroico. 

Spero tanto lo sia anche lei, per essere riuscita a lasciarle andare.

Di chi scrive

“Si sentono arrivare 

come onde improvvise, 

non hanno barriera.

Si prova a scansarle

ad allontanarsi 

a non ascoltare.

Delle volte sono leggere, 

altre pesanti.

Non si lasceranno mettere a tacere, 

devono avere parole.

Serve uno spazio vuoto, 

spesso servono silenzi 

per i turbamenti di chi scrive 

schiavo di emozioni e impressioni 

che anche solo un altro 

a leggere possa riconoscere”.

Un cuore logorroico

Stefania Congiu

Erika Carta

Convocazione Assemblea dei Soci Argonautilus

Si comunica con la presente la convocazione dell’Assemblea Straordinaria dei Soci ArgoNautilus per il giorno:

27/05/2021 ore 17:30 in prima convocazione
e
28/05/2021 ore 17.30 in seconda convocazione

Data l’emergenza sanitaria in atto si è deciso di svolgere l’Assemblea in videoconferenza, e di ammettere le deleghe di tutti i soci che non sono potuti intervenire pur intendendo farlo, a favore della persona del Presidente dell’Associazione e/o di altri soci, riducendo altresì a 10 giorni i termini per la convocazione.

Sarà pertanto tempestivamente comunicato ai soci il link relativo alla piattaforma in cui si terrà la videoconferenza, per la discussione e deliberazione del seguente

ORDINE DEL GIORNO:

1 Modifiche dello Statuto di Argonautilus a seguito di richiesta di rettifica da parte del SUS della Regione Sardegna

2 Varie ed eventuali

In caso di impedimento, è possibile delegare altro socio, rispondendo a questa mail con chiara indicazione del soggetto delegante e del soggetto delegato.

Staff Argonautilus

Breve storia della Letteratura Rosa

di Claudia Aloisi

“Breve storia della letteratura rosa”, di Patrizia Violi, edito da Graphe.it per la collana Parva, è un delizioso saggio, il cui tema è preannunciato dalla copertina di un elegante rosa corallo: la narrativa rivolta alle donne, a partire dai suoi albori nella metà del XVIII secolo, fino alle fan fiction di oggi.

Non deve fuorviare il titolo, né deve far cadere nell’atavico pregiudizio che considera questi romanzi dedicati a signore e signorine un genere letterario inferiore. In realtà grazie alle pagine leggere e piacevoli di Patrizia Violi si scopre che la letteratura “rosa”, lungi dall’essere di serie B, rispecchia i cambiamenti della società: attraverso i diversi modelli femminili proposti in questi romanzi si scoprono i sogni, le ambizioni, le discriminazioni, ma anche le conquiste che le donne sono state capaci di ottenere attraverso i secoli.

Quindi è solo in apparenza una letteratura di evasione e di consumo, visti e considerati i numerosi best seller che appartengono al genere “rosa”. Ma anche emblema di un mondo complesso in continua evoluzione, come quello della realtà femminile all’interno della società.

E anche se sono cambiate le priorità delle donne, anche se oggi possono essere manager in carriera, single per scelta, oppure libere di vivere la loro affettività senza (troppi) pregiudizi, c’è un elemento che continua ad affascinare tutte: la possibilità di (almeno) sognare l’amore. E questo è il segreto per un genere letterario a torto bistrattato, ma dagli insospettabili risvolti.