Cuori selvaggi e Meraviglia

Cuori selvaggi e Meraviglia

Il salone non ha un pubblico. Il salone ha una comunità.”

Nicola Lagioia, Direttore Editoriale del Salone Internazionale del Libro di Torino.

Io sono uno dei centosessantottomila e settecentotrentadue cuori selvaggi che, dal 19 al 23 maggio, si sono incrociati sotto e oltre il cielo del Lingotto.
Ho macinato chilometri dentro questa comunità.
Un battito dopo l’altro a distanza dalla paura.

Una buona pratica preliminare di qualunque altra è la pratica della meraviglia. Esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi. Guardarsi attorno e lasciar andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con sguardo che ignora il risaputo.
Esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la paura
.”

Chandra Livia Candiani

A proposito di meraviglia.
C’è un motivazione se la mia esperienza al Salone Internazionale del Libro di Torino, si compie nuovamente, per la terza volta.
Questa motivazione si chiama Argonautilus.

Argonautilus, l’Associazione Culturale che dal 2015 lavora ogni giorno per fare e diffondere cultura, organizzando la Fiera del Libro e la Fiera Off a Iglesias, Portoscuso, Gonnesa e da quest’anno anche a Musei, Villamassargia e Domusnovas.
L’Associazione che ha al suo interno una Spa dei libri, lettori ad AltaVoce e un Circolo Letterario con gruppi di lettura che crescono nel tempo e nello spazio.
Una promessa sancita nel Patto di Lettura alla Fiera del Libro, nel 2018.
Il nodo di una rete che oggi si chiama Rete PYM e che sabato, 21 maggio, ha portato il suo contributo alla comunità del Salone del Libro, con l’evento “Fiere e Festival del libro: una leva strategica di sviluppo dei territori”.
Insieme a Eleonora Carta e ai rappresentanti delle Istituzioni del Comune di Iglesias, l’autore Marco Belli, Direttore Artistico di Elba Book Festival; Manuel Figliolini in rappresentanza del Festival Giallo Garda e Luca Occhi di Officine Wort.
Ultimo gemellato della Rete, anche il Microfestival delle Storie.

In anteprima assoluta, è stata presentata la locandina della VII^ Edizione della Fiera del libro di Argonautilus che si terrà dal 29 Settembre al 4 Ottobre, illustrata da Daniele Serra e che ha come tema unificato con i Festival gemelli, “La Meraviglia”.

È stato un incontro partecipato che ha messo in parole l’importanza di collegare energie, risorse e passione, necessarie e urgenti, per far sì che gli intenti condivisi dalla Rete si diffondano dentro e fuori i territori.
D’altronde, a far parte di questa comunità, sono anche tutti quei soggetti che al libro sono legati da vicino: autori, editori, biblioteche, librerie, scuole, lettori.
E oltre alla valenza sociale ed economica, non ci si può proprio esimere dal parlare di ricchezza personale.
Quella di cuore.
Come ha sottolineato il giovane scrittore, Matteo Porru, viaggiare per prendere parte a un evento culturale, ti permetterà sempre di portare un po’ di casa in partenza e pezzi di mondo al rientro.
È un circolo.
E fa un bene inimmaginabile.

Alla domanda: “Cosa ti porti a casa da questo Salone?” Dunque rispondo che, a casa mia, porto libri, dolore ai polpacci, sorrisi nuovi e abbracci noti, paure limate e una felicità selvaggia.

E poi, comunque, anche un banner:
“Salone Internazionale del Libro Torino.
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ARGONAUTILUS.
La meraviglia.”

© Erika Carta

Un libro in comune 2021

Torna “Un libro in comune – edizione 2021”, a cura dell’Associazione Argonautilus in collaborazione con le Biblioteche Civiche Torinesi e con la partecipazione dei Circoli Sardi Sant’Efisio Falchera e Gramsci di Torino: un corso composto da quattro incontri di formazione professionale, dedicati a chi lavora o fa volontariato in Biblioteca, e ai gruppi di lettura organizzati.

Durante ogni appuntamento, gli autori, introdotti da un referente di Argonautilus, racconteranno il loro romanzo, con elementi relativi alla trama, alla struttura, alla scrittura, e altri aspetti di rilevanza per il pubblico dei lettori.
Il libro sarà quindi donato alla Biblioteca, ed entrerà così tra le possibili scelte dell’utenza.

Dato il perdurare dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, lo svolgimento degli incontri avverrà da remoto, in modalità videoconferenza riservata agli iscritti.

In calendario:
– il 12 aprile “Piani Inclinati” di Eleonora Carta (PIEMME edizioni), un thriller psicologico ambientato nel nord della Sardegna;
– il 26 aprile “Coda di Castoro” (Mondadori ragazzi) di Daniele Mocci e Luca Usai, una favola ecologica dedicata ai bambini di tutte le età;
– il 10 maggio “Il vento ci porterà” di Ciro Auriemma (PIEMME edizioni) un romanzo sulla libertà, cercata, perduta, ritrovata, tra la Sardegna degli anni ‘30 e la guerra civile spagnola;
– il 24 maggio “I delitti della salina” (Einaudi) di Francesco Abate, la storia di una ribelle giornalista investigativa italiana nella Cagliari di inizio Novecento.

Tutti i libri di “Un libro in Comune” saranno disponibili presso la Libreria Il Ponte sulla Dora di Via Pisa 46 a Torino.

“Un libro in comune” è un progetto 011Solution per Associazione Argonautilus.

I mercoledì di ArgoNautilus

I mercoledì di ArgoNautilus

Mi piace pensare che diventerà un appuntamento fisso.

I Mercoledì di Argonautilus.

Con la musica in sottofondo e gli ospiti che si muovono nel fermento delle chiacchiere, che sorridono al tintinnare dei bicchieri.

Mi piace vederlo come luogo magico, terreno fertile di scambi reciproci.

È l’incontro tra le persone, ogni parola può diventare nodo di una rete in continua costruzione.

È un’Iglesias che cerca d’essere diversa, di respirare aria di novità.

Per la prima serata, in sintonia con il caldo rinnovato di questo Settembre a cavallo tra l’estate che sgocciola e l’autunno che si avvicina di soppiatto, abbiamo scelto un tema tropicale. Candele profumate, foglie di ficus decorate in oro con quelle che sono le nostre parole chiave: Party, Argonautilus, Fiera del libro di Iglesias, Fiera Off, Costruire, Big Blue Festival, Aperitivi Filosofici.

Carne speziata, patate, cous cous di verdure, spiedini di frutta a dare un tocco di colore e ad accompagnare il rosso dolce della sangria, in un clima di convivialità.

Calici di vetro, piatti in porcellana, barchette e posate di legno. Sì, perché sensibilizzati al tema dal Big Blue Festival e come abbiamo optato agli aperitivi filosofici, anche in questa occasione abbiamo scelto di non utilizzare la plastica.

E anche così, ha tutto una luce diversa.

Il coro di Iglesias, in borghese, ci ha regalato un momento di canto e musica allietando gli ospiti.

Tra i presenti, l’illustre archivista Celestina Sanna, l’Assessore alla cultura di Iglesias, scrittrici, docenti, ragazzi e ragazze ormai diplomati che hanno speso con l’associazione Argonautilus le ore di alternanza scuola/lavoro. La loro costante presenza è un chiaro segno di quanto attività come queste possano lasciare un segno forte nelle loro menti, depositandosi nelle anime ancora acerbe ma assennate, che hanno davanti il futuro da costruire.

Abbiamo festeggiato insieme l’uscita del nuovo libro di Khaled Hosseini “Preghiera del mare”, edito da SEM società editrice milanese con la quale speriamo sia solo l’inizio di una collaborazione.

Un tema forte, attuale, che con le parole di Khaled Hosseini e le illustrazioni di Dan Williams cerca di tenerci ancorati alla nostra umanità, mentre sfogliamo le pagine del libro e andiamo avanti con la nostra vita.

Vita da festeggiare, da proteggere e da coltivare anche con le piccole cose come un mercoledì qualunque in mezzo a una qualunque settimana dell’anno.

I Mercoledì di Argonautilus.

di Erika Carta

 

 

Parola chiave, emozioni. Gli aperitivi filosofici di Argonautilus.

Parola chiave, emozioni. Gli aperitivi filosofici di Argonautilus.

Responsabilità. Consapevolezza. Autonomia.

Tre parole che hanno riecheggiato in questa estate iglesiente sui social e tra i tavoli dell’Electra Cafe’ Letterario.

Tre parole che sono chiave e al tempo stesso tesoro, che si diramano nell’attuale ma hanno radici profonde ben più lontane.

Condivido spesso il mio pensiero sulla magia emanata dai libri, ne trovo dimostrazione ogni qualvolta mi accolgono tra le pagine, quando incontro gli occhi di chi parla questa stessa lingua.

Lo scorso 28 Agosto si è conclusa la prima rassegna di Aperitivi Filosofici a cura di Argonautilus.

Tre incontri che hanno sprigionato il genere di magia di cui ho parlato poc’anzi.

Federica Musu, socia di Argonautilus, professoressa e donna che va veloce come un treno e non smette mai di correre, ha permesso a tre filosofi di rivivere ancora una volta nella sua voce.

Trovo meraviglioso il fatto che le parole scritte, raccontate e ascoltate abbiano l’immenso potere di attorcigliare passato e presente, di fondere le persone in un unico cuore pulsante, in grado di riempire una piazza.

Platone (428/427 a.C. – 348/347 a.C.) padre, assieme al suo maestro Socrate e al suo allievo Aristotele, del pensiero filosofico occidentale.

Abbiamo affrontato il concetto di Responsabilità attraverso il mito di Er, dove il filosofo greco parla di reincarnazione e della responsabilità morale che abbiamo nello scegliere le nostre vite dopo la morte.

René Descartes, per gli amici Cartesio (1596-1650) padre francese della matematica e della filosofia moderna.

Un discorso intenso sulla Consapevolezza, che ha tenuto gli ospiti incollati alle sedie.

“Cogito ergo sum”, Penso dunque sono. Una massima bellissima che fa del pensiero il mezzo per rendersi conto che l’uomo, in quanto essere pensante, può distinguersi dalla “res estensa”, ovvero dalle cose sensibili che lo circondano. Da Cartesio abbiamo anche appreso l’importanza del dubitare, dell’esercizio del dubbio come metodo non per distruggere una verità, piuttosto per avere sempre nuove certezze fondate su qualcosa di veramente solido.

“Il cielo stellato sopra di me e la legge morale dentro di me”.

Immanuel Kant (1724-1804) filosofo tedesco tra i primi a portarci nella corrente dell’illuminismo e fondatore del criticismo.

Si parla ancora una volta di morale, ma la grande novità al riguardo è la nascita del concetto di Autonomia. Kant parla di morale autonoma, sostiene che la fonte delle leggi risiede all’interno dell’uomo stesso. Egli può, servendosi della Ragione, decidere volontariamente se seguire e applicare queste leggi dettate dal proprio io, piuttosto che seguire una qualsivoglia legge proveniente dall’esterno.

Tutti i temi affrontati sono stati seguiti con partecipata attenzione, discussi e adattati al qui e ora.

A fare da sfondo a queste chiacchierate, le illustrazioni di Sara Camboni, socia che mette a disposizione la propria arte al pubblico, rendendo facilmente comprensibile ciò che vuol rappresentare in modo divertente, ironico e sagace.

Un’importante collaborazione che ha accompagnato gli aperitivi filosofici è stata quella con il Big Blue Festival che dice No alle cannucce di plastica, prediligendo l’ecologia e la salvezza dell’ambiente.

Ma sapete, la cosa che più rimane, ogni volta che le persone si incontrano a questo genere di eventi e si scambiano sorrisi e cultura, sono le emozioni.

Forti, tangibili, frutto dello stare insieme e tornare a casa arricchiti con qualcosa che non ha un prezzo materiale.

La soddisfazione pura e semplice per un evento ben riuscito, che ripaga tutto il duro lavoro che sta dietro alla nascita di una nuova idea.

E di idee, di sogni, gli Argonauti ne hanno pieni i cassetti, che aspettano solo di essere spalancati e condivisi.

Altri filosofi fremono in attesa che si parli un po’ di loro agli aperitivi che verranno, in versione autunnale.

Mentre un evento prossimo, il 5 Settembre, vedrà l’inaugurazione dei “Mercoledì di Argonautilus”, dove si parlerà insieme del nuovo libro in uscita di Khaled Hosseini, “Preghiera del Mare” edito da SEM Società Editrice Milanese. Sarà un altro modo per riflettere e per festeggiare la vita con un tropical sangria party.

“La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande”.

-Hans Georg Gadamer-

di @Erika Carta

La locandina della Fiera del Libro di Iglesias 2018, raccontata dall’autrice

Due locandine. Due visioni di uno stesso mondo.
Perché no?
Costruire significa anche questo: non avere paura di guardare il mondo da punti di vista differenti.
Costruire risposte possibili e esplorare tutte le loro possibilità osservandole da tutti i poli. Questa l’idea di fondo.
Ma come costruirla?
In questo caso devo il merito a uno dei miei autori preferiti, Jorge Luis Borges. Ho amato (e amo) tanto il suo racconto (contenuto nella raccolta “Finzioni”) “La Biblioteca di Babele”, tanto che ho deciso che quello doveva essere il punto di partenza per costruire questa locandina.
La storia racconta di un possibile universo composto da infinite librerie contenenti tutti i libri possibili. Immaginando la struttura della Biblioteca, ho pensato di adattarla per creare una torre di libri. I libri/mattoni che costruiscono queste mura nascondono messaggi e simboli, e vengono posati senza trovare un tetto, una fine. Perché non si finisce mai di costruire.

© Sara Camboni

FestivalScienza arriva a Iglesias!

Il FestivalScienza per la prima volta a Iglesias grazie all’Associazione Agorà, per una tre giorni dedicata alla divulgazione scientifica.

ArgoNautilus curerà insieme a Massimo Lumini la mostra “Wunderkammer 2.0 – Nelle stanze e nella mente di uno scienziato”: EX-Libris, appunti di lavoro a margine, quaderni, taccuini privati, fogli e riflessioni sparse a socchiudere gli usci delle intime stanze della mente di un ricercatore biomimetico.

Visitabile dalle ore 9:00-13:00 / 15:00-18:00 presso l’Istituto “E.D’Arborea” di Via Isonzo

Visitabile negli stessi orari la mostra: “BIOMIMETICA: a lezione dalla Natura”
La mostra racconta l’esperienza del progetto di rete BIOM_NaturLab1.0 (vincitore del bando MIUR 2015 per la diffusione della cultura scientifica) che ha riunito centinaia di studenti e docenti del Sud-Sardegna attorno alle affascinanti teorie e metodologie di ricerca della Biomimetica.

Il programma completo su: https://www.facebook.com/festivalscienzaiglesias/

oppure su:

http://www.festivalscienzacagliari.it/it/iglesias-festivalscienza/

 

Nebbie e delitti

Non è difficile capire perchè la nebbia sia un espediente narrativo tanto sfruttato nei romanzi noir. Basta provare l’esperienza disorientante di non vedere a pochi passi da sé, e smettere di riconoscere luoghi familiari fino a pochi minuti prima. Anche questo è successo a Ferrara, nei giorni culminanti del Festival “GialloFerrara”. Una nebbia gelida e fitta che è calata nel centro storico della città quasi come un elemento di scenografia.

Ma “GialloFerrara”, da quest’anno gemellato con la Fiera del Libro di Iglesias, ha visto anche il sole, alto sulla Biblioteca Ariostea, che ha ospitato incontri nella magnificente Sala Agnelli. Ed è stato occasione di scambio, incontro e spunto per nuovi progetti. Tra gli ospiti di questa edizione, dopo Massimo Carlotto già presente durante la fase OFF, Piergiorgio Pulixi, Elisabetta Cametti, Marco Belli in qualità di moderatore, Pasquale Ruju, Nicolai Lilin, Gianluca Morozzi.

Per noi di ArgoNautilus è stato invece occasione per discutere di un progetto che vedrà la luce nelle prossime settimane, e coinvolgerà realtà vicine negli obiettivi, ma lontane nello spazio, in un’ottica di collaborazione fattiva e allargamento dei nostri orizzonti.

Vi aggiorneremo presto! 😉

 

Iglesias, Città che legge

Traiamo spunto dall’articolo dell’Unione Sarda di ieri di Cinzia Maria Francesca SimbulaDeplano, per ricordare che i requisiti richiesti dal MiBACT per l’attribuzione del titolo di “Città che legge” sono nell’ordine:

* L’esistenza di un festival, una rassegna o una fiera in grado di mobilitare i lettori e di attivare i non lettori
* La presenza di una o più biblioteche di pubblica lettura
* La presenza di una o più librerie sul territorio
* L’esistenza di iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie, associazioni
* La partecipazione dell’Amministrazione comunale e/o di scuole/biblioteche/librerie/associazioni gravanti sul territorio comunale a uno dei progetti nazionali del Centro per il libro e la lettura.

Capirete da soli perchè la città di Iglesias lo ha meritato.

Dalla Fiera del Libro di Iglesias, al lavoro della Biblioteca Comunale d’Iglesias Nicolò Canelles e dell’Archivio Storico, (Amici dell’Archivio Storico Comunale Iglesias), alla collaborazione tra le librerie cittadine: Libreria Duomo di Gianni LoiLibreria Mondadori IglesiasLibreria Simona, e seppure ancora non presente in Fiera, The BookWorm di Napoleone Mariano Cappelli); alla partecipazione di *tutte* le scuole a eventi legati al libro e alla promozione della lettura; alla creazione di incontri di elevato spessore culturale con altre importanti realtà, come il Museo Diocesano di Iglesias, e il Museo dell’Arte Mineraria.

Il Comune di Iglesias ha creduto nell’importanza di una “primavera culturale” che ha avuto il sostegno di altri sei comuni vicini (CarboniaGonnesaPortoscusoSantadiTratalias e Villamassargia) e di altre Biblioteche (Biblioteca UrasBiblioteca Poggio dei Pini)…

…e che ha portato Iglesias e la sua Fiera del Libro oltre i propri confini, a creare occasioni di interazione e collaborazione con librerie vicine (Storytelling Libreria-Sala da tèStefano Libreria CossuLibrart – libreria) e lontane (Libreria italiana Le NuvolePiolalibri Bruxelles) e gemellaggi con realtà come la Rassegna GialloFerrara, l’Elbabookfestival e il Circolo Sardo Falchera

Impossibile nominare tutti, per il grande numero di insegnanti, studenti, autori, editori, tecnici, commercianti, associazioni e amici coinvolti, ma l’Associazione ArgoNautilus tiene a ringraziare in particolare il Consorzio Turistico per l’Iglesiente, l’Associazione TrevessuChine Vaganti Associazione CulturaleGraphe.it Edizioni e Acheron Books per avere aderito con entusiasmo al nostro progetto fin dal primo momento.

…e molte altre nuove cose stanno per succedere…

Un messaggio dalla Padrona della Festa

Un messaggio dalla Padrona della Festa

A distanza di tre mesi, le emozioni legate alla seconda edizione della Fiera del Libro di Iglesias si stanno depurando del peso e della stanchezza dell’organizzazione, per lasciare spazio a ricordi nitidi e alla nostalgia dei momenti belli passati in compagnia di persone speciali. Questa è la sensazione più forte che mi resta. La familiarità di un ambiente che per me è come casa, la vicinanza e il conforto delle persone che sono state con noi e la tranquillità profonda sottesa a tutte le nostre scelte, come avessi sempre saputo che in fondo, niente sarebbe potuto andare male.

C’è un momento tra tutti che esprime al meglio quanto sto tentando di spiegare e che vorrei condividere con voi lettori. L’ultimo giorno, durante la pausa-pranzo in Piazza Pichi – momento che era chiacchiera, relax e riunione di staff allo stesso tempo – abbiamo visto un piccolo di passero cimentarsi nel suo primo volo. Non è stato perfetto, ed è caduto sulla via, a poca distanza da noi. Siamo corsi in suo aiuto, per risollevarlo e far sì che ci riprovasse. Lui si è lasciato prendere, e dopo qualche esitazione, ha volato di nuovo per andare a planare dritti sul nostro tavolo. Proprio in mezzo a noi.

Poi ha ripreso il volo, questa volta più sicuro, e ha raggiunto la sua mamma sul tetto del complesso della Cattedrale.

Abbiamo scelto di dedicare la seconda edizione della fiera al nostro pianeta, la Terra, la padrona della festa. Riteniamo che la cura per l’ambiente sia stata per troppo tempo considerata elemento secondario, problema non reale, o semplicemente arma di propaganda, appannaggio di una certa parte politica. Purtroppo oggi è evidente a tutti che così non era. Il surriscaldamento globale, la siccità, la desertificazione, lo scioglimento dei ghiacciai e tutto quanto ne consegue, producono effetti sulla nostra vita di tutti i giorni e ormai ce ne rendiamo conto quotidianamente.

Questi sono gli argomenti che abbiamo tentato di mettere in evidenza nel corso della quattro giorni dello scorso aprile, perchè la nostra Terra supererà anche questa era. Saremo noi – noi come razza umana – a non superarla, se non ci decideremo a metterci al lavoro tutti insieme per provare a recuperare. Se ci siano ancora i margini per salvarci, non sono in grado di dirlo. Ma forse il piccolo testimone arrivato in volo voleva portare un messaggio di incoraggiamento.

Per questo ci avviamo pieni di entusiasmo alla nuova avventura del Big Blue Festival, in programma dal 18 al 20 agosto presso l’Antica Tonnara di Su Pranu a Portoscuso. Tre giorni dedicati al mare, alla sostenibilità, alle energie rinnovabili, alla biodiversità e alle ricchezze del nostro territorio.

La Padrona della Festa continuerà a tenerci d’occhio… o almeno a noi piace pensarlo.

 

 

©ec